Malte e Gessi

La Villa Brugnola di Cantù

Progettista Arch. A. Tagliabue - Verano Brianza (MI)

Impresa Dino Marzorati, Cantù (CO)

L’obiettivo dell’intervento è stato quello di rivalutare il contesto storico in cui si inserisce la villa e rinobilitare l’edificio con un ampliamento che lo colloca tra le case signorili settecentesche tipiche della zona. L’edificio si articola su tre piani, con una palestra e una limonaia al piano interrato, saloni e zona a giorno al piano terra, zona studio/notte ai piani superiori compreso quello mansardato. L’aggiunta della torretta di testa, con trifore e colonne in marmo, riqualifica esteticamente il complesso. Tra le particolarità dell’intervento, l’intonaco scelto per la finitura degli esterni e soprattutto degli interni: si tratta di un intonaco a base calce, utilizzato normalmente come intonaco di fondo e rifinito con un tonachino. La scelta dell’architetto, sposata dalla committenza, è stata quella di utilizzare solo questo intonaco come finitura superficiale, trattata a frattazzo: l’effetto finale è una superficie dall’effetto velato di un caldo colore nocciola (il colore delle zolle di calce utilizzate per la produzione della malta da intonaco). Anche gli interni sono stati trattati con l’identico tipo di intonaco, applicato prima a cazzuola e poi steso con sacco di juta a trama grossa. È un tipo di applicazione particolare che fa affiorare in superficie gli aggregati fini della malta, con un effetto finale molto caldo e omogeneo. Per la manutenzione della superficie e per evitare lo sfarinamento tipico di questo tipo di prodotti negli interni è stata data una mano di protettivo/fissativo silossanico di seconda generazione, in modo da non alterare né il colore né la traspirabilità dell’intonaco a base calce.